Che cos’è l’amore?

Un momento per voi stessi

Stop. Lasciate stare cosa state facendo. Se non è importante ovviamente e se vi va. Staccatevi per una volta e fermatevi, silenzio. Isolatevi dal rumore, andate sul balcone, in giardino, ovunque voi riusciate a stare in pace con voi stessi. Prendete le cuffie e ascoltate ciò che più vi piace, quella musica che crea “il vostro momento“, quello in cui non volete nessuno intorno, che volete gustare tutto da soli. Mettetevi comodi, sono qui per raccontarvi e raccontarmi, dirvi che cos’è l’amore, per me.

Che cosa significa amare?

Ta Ta Ta Taaaan. Dopo esserci inoltrati nella fantasmagorica ed eccitante domanda “che cos’è l’amicizia“, rincariamo la dose con “che cos’è l’amore“. Lo so, davvero, questo può essere un argomento…Come dire, delicato. Qualcuno di voi potrebbe odiarmi, perchè sì, ci inoltreremo in un argomento spinoso e potrei aprire il vostro cuoricino. O punzecchiarlo.

Toccato un tasto dolente?

Ma alla fine le cose bisogna dirle. E andare a fondo, scavare e scavare ancora, trovare ciò che ci tormenta. Estirpare le erbacce…

Alcune premesse:

• Se siete dei Casanova supermega sicuri in amore e non avete bisogno/non vi frega una mazza dell’argomento, potete benissimo leggere gli altri miei articoli o contattarmi per svelare i vostri segreti (ah ah ah battuta)
• Non sono un guru dell’amore, anzi. Non voglio dare consigli ma mostrare con simpatia un aspetto delle cose e, magari, sollevare qualcuno di voi. O meglio, sollevarci un po’ tutti.

Ciao, sono Andrea

Voglio che chiunque legga questo articolo si senta a casa, a suo agio. Come se stesse parlando con un suo amico, un confidente. Quindi mi presento. Ciao, sono Andrea e ho (dal momento in cui scrivo) 27 anni. Vengo dalla provincia di Asti e ho tante passioni, le solite: viaggiare, cazzeggiare, divertirmi, creare i miei contenuti per Sotomaior10TV, mangiare…

E in amore… Beh, è un po’ difficile dire qualcosa, forse non ci capisco tanto, forse non ho mai osato, forse mi sono rintanato dentro un recinto che mi sono costruito da solo e ho messo raramente la testa fuori.

“Minchia zio che culo! Stiamo leggendo l’articolo su “che cos’è l’amore” da uno che si presenta così? “

Esatto

Ma poi chissene dell’esperienza o meno. Saper cosa significa amore, saper amare, viversi, è un qualcosa che si basa su radici più profonde, dal tuo essere, dal tuo stare al mondo. Qualcosa che non puoi studiare e decidere a tavolino, ma che senti. Mica siamo robot, no? E poi tanti nonostante diverse relazioni alle spalle, non ci hanno ancora capito una mazza dell’amore. Perchè dovrei io.

Sono un buon osservatore (ehm… suona un po’ come stalker), con un’ottima capacità di ascoltare e imparare. Capisco cose senza averle mai provate personalmente. A volte mi sono ritrovato a dire la parola giusta, ad aiutare un amico senza una tangibile e concreta esperienza personale. Già, forse una visione troppo romantica dell’amore, forse poetica, forse perduta, magari smielata.

Sono il classico bravo ragazzo serio e romanticone? Naah, ma ammetto che non mi dispiace avere tale visione dell’amore, non c’è mica niente di strano! Oddio… Visto ciò che accade oggigiorno…Cazzo, forse l’alieno sono io!

Dicono finiscila con questa storia, di essere romantico fino alla noia. Certo hanno ragione è gente intelligente, ma di aver ragione non mi frega niente. Tratto da “Chiaro di Luna” di Jovanotti

Ma lasciamo stare sta intro alla “alcolisti anonimi”. E soprattutto lasciamo stare ogni possibile inizio di una depressione generale! And let’s go con l’articolo simpa!

Perchè se tratti l’argomento in modo bello, tutto almeno sembra più o meno bello.

Chiedo scusa in anticipo alle donzelle, ma su diversi punti non potrò che trattare l’argomento dal punto di vista di noi uomini. Ma senz’altro il tutto si può generalizzare per ambo i sessi (comunque ci sarà un capitolo dedicato a voi girls!).

Amore e Coraggio. Una via tortuosa

Nell’amore ci vuole coraggio. Quante volte avete sentito dire:

Dai buttati!

È una frase che esce così tanto facilmente dalla bocca altrui, come d’altronde lo è la stessa azione. Buttarsi. Non dobbiamo conquistare una terra inesplorata, scalare una montagna o vincere il Tour de France con un monopattino. Semplicemente:

vivere, provare, buttarci.

Farsi avanti, rischiare anche un no. Cosa c’è di male? Scriverlo è così semplice, farlo, tutt’altro. Quel momento in cui non sai che dire, che pensare, come comportarti. E resti immobile, aspetti, vuoi ma non osi… Chi ha quella specie di blocco può capire quanto sia tremendamente difficile.

Il coraggio non è qui sinonimo di forza, ma di volontà e decisione. Destra o sinistra, su o giù. Un bivio. Non puoi nasconderti, devi scegliere. Poi chissà per quale scherzo del destino, ci sembra di prendere sempre le decisioni sbagliate o la strada più tortuosa. Magari a noi piace sbagliare, ci piace davvero complicarci la vita. Cavolo sì.

L’amore è fatto di scelte, e sì cazzo, serve molto coraggio. Pezzetto dopo pezzetto devi costruire il tuo futuro e no, non si può rimanere legati al passato e alle proprie abitudini. Vuoi crescere? Allora prima o poi dovrai affrontare delle decisioni, in amore come nella vita.

Tante, troppe coppie non sanno affrontare certe scelte e certe fasi della relazione. Quando mi presenti i tuoi? Quando ufficializziamo la cosa? Andiamo a convivere? Ci sposiamo? E un bimbo?

Scegli di rimanere ciò che sei o scegli di crescere?

Quando sei adolescente non ti frega niente di nessuno, figurati leggere un articolo su “che cos’è l’amore” . Vai entri spacchi esci. Che ti importa del resto.

Ma si cresce. Si deve crescere.

Coraggio vuol dire provare, rischiare, farsi del male, capire, rifarsi del male. Non esiste amore senza coraggio. E se sei impegnato in una relazione, se ami realmente una persona, dimostraglielo, ogni giorno cazzo, lotta per lei, non dare nulla per scontato. No, mai. Dille che l’ami, dille chi è per te. Parlate tra voi santo cielo! Ma perchè mai dovete tenervi le parole più belle dentro di voi e non dirle? Cazzo, guardate che cosa avete! Non aspettate di perdere una cosa per capire quanto l’amavate!

L’amore, passo dopo passo

Ehi tu? Sei un insicuro cronico con problemi di autostima? Hai per caso problemi soventi in campo amoroso? La vita ti sembra un enorme sacco vuoto?

Houston, abbiamo un problema.

Benvenuto nel club Nino! Ma non ti abbattere! Siamo qui tutti insieme per analizzare step by step l’argomento.

Per riuscire a capire che cosa sia l’amore, dobbiamo analizzarlo come fosse un alieno atterrato sulla terra. Scoprire passo dopo passo quello che succede in noi, in ciò che ci circonda. Insomma, percorrere insieme le fasi dell’amore.

Fase 1: il colpo di fulmine

Ma che poi perchè si dice colpo di fulmine? Cioè poteva benissimo essere chiamato “il colpo di Katana” o “il colpo di masso gigante dritto sulla testa”. Boh, forse perchè si preannuncia una tempesta, un sentiero senza via di uscita, destinazione: sofferenza.

Aaaaaaaaah, fermi! Scherzo!

Vi sarà sicuramente capitato di essere lì, tranquilli per i fatti vostri, di alzare lo sguardo e taaac, cotta per qualcuno.

Buongiorno sono l’amore in cosa posso esserle utile?

Ed ecco che nell’istante in cui la vedete, parte la sigla di Dawson’s Creek o un coro di angeli in mutande, con la parrucca bionda. Angeli ubriachi ovviamente. E con l’arpa dorata.

Fase 2: onnipresenza

La parte in cui abbiamo costantemente in testa quella persona, sempre. Cavolo, ma perchè non riesco a non pensarci? What’s the problem? È una malattia? Ed ecco che parti ad assilare i tuoi amici.

Come farsi odiare dagli amici in pochi e semplici mosse.

Però ci sta rompere le palle ai propri amici. Ehi! Servono proprio a quello! Quindi, non “scassatelepalleesentitecosadevodirvi“.

Senza dimenticare il momento in cui la vedi ovunque. Cavolo è onnipresente. Riusciremmo a vederla anche sul fondo di una tazza come in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. Che poi mi devono spiegare come fa ad apparire in fondo alla tazza una macchia a forma di lupo.

“Cosa ciera in quela taza?!1”.

Sì, possiamo dirlo. In questa fase la testa prende un biglietto di sola andata verso “Noncicapiscopiùnientiland“.

Terra chiama cervello, ripeto, terra chiama cervello.

Fase 3: Dichiararsi

Ah ah ah ah, ridendo cerco di rendere questo capitolo più simpatico, così smorziamo prima di subito gli animi. Si entra nel vivo.

Beh, prima di tutto c’è un curioso fatto. È interessante quanto divertente sapere che la maggior parte delle persone che ci prendono, non sa nemmeno della nostra esistenza. Wow proprio.

Oh dai che simpatica analisi, è analista? E dov’è che ha studiato?

No davvero, chissà perchè ci dobbiamo per forza incasinare l’esistenza andandoci ad infatuare di persone con cui non abbiamo nessun rapporto. La situazione è già in salita. Siamo proprio dei fenomeni che amano farsi del male.

Ora, presupponiamo che grazie a qualche allineamento di pianeti e una costellazione a favore, riuscissimo a parlare con la persona che ci piace.

Immaginatevi un gatto carino e coccoloso, però con la compostezza e delicatezza di un fagiano. Fate finta che si sia arrampicato sulla vostra scrivania e che inizi a passeggiare felicemente sulla tastiera del vostro pc. Guardate il monitor e segnatevi le lettere che sono state premute a casaccio.

Preso nota? Ecco fatto. Queste probabilmente saranno più o meno le parole che vi usciranno dalla bocca quando tenterete di parlare con la vostra amata.

Non si sa il perchè. Possiamo anche essere bravi con le parole, soprattutto quando siamo sul letto e ripensiamo ad una conversazione passata… È tutto così perfetto, fluido, scorrevole. Cioè che “spostatevi gente che tengo io la conferenza quest’anno“. Ma lì, davanti a quella persona, siamo come colpiti da un attacco di deficienza cronica multipla evoluta male.

Un’altra bella e simpatica figura di merda aggiunta alla collezione! Ma vieni, ma vai! Ma chi sono? Diliding dilidong, it’s a new Guiness World Record! Benissimo così. Vai con la prossima!

Da quando le parole sono così difficili da pronunciare?

Fase 4: l’ora della verità

1,2,3 respirate. Tranquilli. Tutto bene? Com’è? E la famiglia? Ok, possiamo continuare..

O bianco o nero, o va bene o va male. Ah no, aspetta, c’è anche il fottuto grigio e tutte le sue sfumature, dannato grigio.

Tutto ha una conseguenza e questa può essere bella, bruttina, bellina, schifosa, orrenda…Oh mio dio che schifo spostati. Non so perchè, ma è simpa usare i colori per definire un qualcosa che non è un cazzo simpatico, quindi eccovi le tre conseguenze/colori:

• Bianco. Fuochi d’artificio, festa con tanto di banda, chiamiamo gli zii, i cugini, la nonna e tutti i parenti di tutti i gradi, si festeggia! Tutto è andato per il meglio e lei o lui ha ricambiato. Beh che dire, auguri e figli maschi. Ma non siamo nella serie “I Cesaroni” o su “Cento Vetrine”, andate un po’ nei due punti successivi che probabilmente vi toccano di più. Sigh

• Nero. Fermi, silenzio silenzio silenzio… Sentito? Avete sentito bene? Esatto. Quello era il rumore del cuore che si spezzava, frantumava, caput, boom, disintegrato baby, ciao ciao, sayonara. Purtroppo quel “no” vi ha procurato un dolore enorme, un pugno allo stomaco. Non c’è molto da dire. Ma se bisogna trovare qualcosa di positivo, sicuramente andrei a cercarlo nel coraggio di averci provato, di aver rischiato. Ragazzi, guardatevi indietro, non potevate fare altro, non vi dovete pentire di nulla. È andata male, sì. Penserete che non vi rimane nulla, solo il dolore. Ma non è così. A proposito. Per chi se ne esce con: “Non ci devi pensare”. CAZZO, io odio quella frase. Non devo pensarci? Oh GRAZIE FENOMENO, applausi. Non pensarci…Giusto. Ora che me lo hai detto non lo farò, sicuro.

• Grigio. Se quello precedente vi sembrava il punto peggiore, AH! Fregati. Questo è il peggiore. Perchè se va bene va bene, se va male va male, in ogni caso è qualcosa. Nel primo si prova ad iniziare una relazione, nel secondo almeno metti il cuore in pace e sai che non c’è speranza. Ma se non c’è una vera risposta? Eccolo, il limbo, il grigio. Il posto in cui nessuno vuole essere. Quando sembra ci sia ancora quel filo di speranza che non ti lascia stare, che non ti permette di chiuderti tutto alle spalle. Ricevere quindi una non risposta. È come quando ti chiedono “Vuoi le penne rigate o gli spaghetti per pranzo?” E tu rispondi “È uguale” (ps: lo faccio sempre). NO CHE NON È UGUALE CASPITA, se ti porto per pranzo un licaone impanato è diverso che un pollo arrosto, e che diamine no…

Lasciate ogni speranza voi che vi dichiarate

Ma che cos’è l’amore? L’amore è…

Che cosa significa amore quindi? Che cos’è l’amore, avanti, vuoi dircelo? Ho tenuto i pensieri e le parole migliori proprio per questa parte di articolo, che so già, diventerà sempre più serio, man mano che scavo dentro l’argomento, che scavo dentro di me. Maledetto amore.

L’amore è… Trovare le parole giuste

Cosa devo fare, come mi devo comportare, non so che dire, non so se scriverle, perchè? Perchè proprio a me sta cazzo di insicurezza? Come mai non sono diverso. Perchè?

Ci tormentiamo continuamente con mille domande, spesso siamo troppo critici con noi stessi, non meritiamo di trattarci così. Smorziamo il nostro valore e ci mettiamo i bastoni tra le ruote da soli. E così, mattone dopo mattone, costruiamo un muro tra noi e gli altri. E tutto ciò che vorremmo dire, rimane dentro di noi.

Errore 404, parole not found

Ma non esistono parole magiche, non c’è nulla che si può fare. L’amore non si dimostra con le parole. Possono essere solo insiemi di lettere a caso se non si susseguono i fatti, se non vi è un’azione. Anche nel momento in cui le pronunci, anche se sono sentite o sei quasi convinto che lo siano, rimangono solo inutili parole se poi non si dimostra nulla di ciò.

Le parole servono solo ad abbellire una frase, ma non ad amare veramente

L’amore è…Una mezza verità

Fiducia e rispetto al primo posto. Nella vita proprio. Come puoi stare con una persona se non le porti rispetto, come puoi amare se non hai fiducia del suo amore? Sono le radici da cui parte ogni rapporto, in cui dovrebbe partire ogni rapporto, mi correggo. Uniche amiche di un rapporto sano, vero.

Spesso costruiamo castelli di sabbia, una “casa di carta”, per citare la serie tv. Si portano avanti relazioni e si lasciano i problemi sotto il tappeto. Spesso si cerca di terminare il prima possibile una discussione. Lasciandola a metà. Un modo di far finta di risolvere una questione. Ma sapete cosa? Tutto ha vita propria, anche ciò che si lascia segregato in un angolo del solaio, per non averlo tra i piedi. Ma poi…

Tic.

Qualcosa si muove.

Tic Tic.

Ancora.

Tic.

Non puoi fermarlo.

Ed ecco qui. Tutto ritorna da dove era partito. Come si dice, “tutti i nodi vengono al pettine” no? E il problema esce fuori, di nuovo.

Prima o poi bisogna affrontare le questioni, non si può evitare una discussione per sempre. Arriverà il giorno in cui quella determinata cosa spunterà simpaticamente sotto i vostri occhi e sarà ora di affrontarla. Non si può sempre fuggire.

La mezza verità. Si dice così per non dire mezza bugia. Per nascondere maliziosamente il fatto che è una bugia, perchè di questo si tratta. Una bugia, come tutte le altre. Quanti sono gli stronzi bugiardi che ne fanno un’abitudine? Quanti vedi fregarsene bellamente di chi hanno di fianco e continuano a tradire a più non posso? Ma come è possibile che queste persone siano fidanzate? E non voglio parlare di quelli con la mano pesante… Inconcepibile. Eppure tante, troppe relazioni sono stracolme di “mezze verità”, di bugie.

Tutto prima o poi torna indietro, sempre.

L’amore è… farsi gli affari propri

Chi si fa gli affari propri campa cento anni.

Ok Boomer

No, non in amore. Restare a guardare, limitarsi a fare, evitare qualsiasi condizione che potrebbe dare inizio ad una sorta di discussione, scappare, stare in silenzio. No in amore si agisce, si affronta, si è presenti, si parla. Non c’è cosa peggiore di dare tutto per scontato, dire “tanto mo’ la ragazza ce l’ho, cazzo mene“. Senti Nino, sì dico a te, guarda che nulla ti è dovuto e ti svelo un segreto, non ci sei solo te. Non ti lamentare poi se le cose non vanno bene.

Alza il culo e non adagiarti che qui il treno passa una volta bello!

Vuoto totale. Sul divano a guardare la TV in silenzio. Bello, davvero. Entusiasmante come il film Ambiancé, il film più lungo del mondo, pensate che dura ben 30 giorni (il trailer invece dura solo 7 ore, affrettatevi a guardarlo!).

Parlare, cosa sconosciuta. Il dialogo è fondamentale. Lo facciamo quando ormai abbiamo toccato il fondo o non abbiamo nulla da perdere, proprio così, quando abbiamo già perso, quando è troppo tardi.

Amore non è “restare insieme più a lungo possibile”. Cos’è una gara? No. Nessuno obbliga nessuno di stare insieme. Se l’amore che viviamo non ci soddisfa o è caduto nella monotonia di una routine senza emozioni, niente ci deve impedire di cambiare, maturare, prendere un altro sentiero. Ritornare a vivere. Vogliamo e dobbiamo vivere, per una volta, facciamolo, davvero. E farlo come vogliamo noi, non come ci viene imposto, come vorrebbero gli altri.

Il cambiamento fa parte della vita. Anche se può far soffrire. Noi, gli altri. Ma faremmo più male alla nostra relazione se ci ostinassimo a volerla portare avanti a tutti i costi. E in qualche modo…Si va avanti! Tutto è sempre allo stesso posto, famiglia, veri amici, la natura, le nostre passioni. Nessuno ci vieta di vivere, nessuno può farlo, nessuno deve farlo.

Tempi difficili, a volte tragici. Bisogna crederci e non arrendersi. Viva la libertà! Tratto da “Viva la Libertà” di Jovanotti

Amore è…Maschio cacciatore e Femmina preda.

No, vi prego, basta con sta cosa! Ma chi lo ha detto che deve essere così? E qui mi rivolgo a voi donne. Ci sono una marea di ragazzi che potrebbero rispecchiare ciò che state proprio cercando. Non è una colpa se molti sono più timidi e hanno difficoltà nel farsi avanti e ad esprimersi. Cavolo, se vi piace qualcuno, fate anche voi il vostro primo passo. Sicuramente molte di voi già lo fanno (e medaglie per loro, signore e signori), ma c’è sempre questa cosa del voler dire “deve essere l’uomo a farsi avanti“.

Certo che a volte siete così indecifrabili. Perchè molte di voi hanno la scritta “vi schifo tutti” fissa sul volto? O alcune che “ce l’ho solo io, spostatevi tutti“. Da quale piano di autorità me lo stai dicendo zia? Calmati ciccia. Aiutiamoci a vicenda santo iddio. Prima che mi azzanniate, sottolineo che per fortuna non siete tutte così, come non tutti gli uomini sono stronzi. Ovvietà.

Tanto poi si sa che se non ci muoviamo noi e se non vi muovete voi, finisce a divano e serie tv. Che poi non sarebbe male…Però…

Più di ogni altra cosa

Amore. Aldilà di una semplice parola

L’amore è per me rispetto, fiducia, sacrificio, coraggio. Ecco che cos’è l’amore. Un martello pneumatico incessante che ti crea mille sensazioni, emozioni, pensieri. Ma diciamocelo, ci piace quel tonfo che sentiamo dentro di noi, quel nodo allo stomaco che cattura e rappresenta l’attimo. Ci piace innamorarci.

Chiudendo gli occhi riusciamo a sentire davvero noi stessi. Abbiamo concezione del nostro respiro, del nostro corpo. Il tempo sembra quasi allungarsi se ce ne rendiamo conto. Quante ore buttate…Quando passa mezza giornata e non abbiamo concluso niente. Guardiamo i secondi, i minuti, e mamma mia, passano così lentamente quando li osserviamo.

Ho buttato davvero tutto questo tempo?

Io penso, penso troppo, cerco di prevedere una possibile situazione, una discussione, mi formulo domande e risposte prima ancora che queste si verifichino. Sempre se si verificano. I pensieri non fanno altro che trasportarti in un tempo che non ti appartiene.

Quando ci si innamora qualcosa dentro di noi inizia a crescere e a pulsare. Sempre di più. Come in un sistema di ingranaggi… Un ingranaggio inizia a muoversi e fa muovere un altro ingranaggio, e così via… Fino a quando tutto il meccanismo si mette in funzione. E parte un vortice di emozioni, di pensieri. Ed è difficile fermarlo. Cazzo se è difficile.

L’amore è questo, un vortice spesso incontrollabile, che ti intasa la testa e ti martella, ti martella e lo fa ancora. Sempre, continuamente. Felicità, poi sofferenza, di nuovo felicità, poi di nuovo sofferenza. Sorelle che si incrociano spesso e si danno il cambio, passandosi il testimone. Nessuna delle due esiste senza l’altra. Non puoi sapere cosa sia la felicità se non sai che cosa sia la tristezza e viceversa.

Amore. Tra felicità e tristezza

Afferrate i momenti più felici e godeteveli al massimo, perchè, dannazione, finiscono così in fretta. Un attimo davvero. Ci sembra di vivere solo momenti tristi, ma in realtà è che sono gli unici che ci portano a contare quei secondi, che passano senza sosta. Interminabili e infiniti secondi. Ecco perchè sembrano così lunghi i periodi tristi. Ma non vergognetevi di piangere, non nascondetevi. State vivendo, fa parte della vita.

L’amore è un misto di alti e bassi, di tristezza e felicità. Sono normali, sono compagni di vita. Fanno parte di ogni essere vivente. Tranne di quello che ti serve al supermercato quando sei di fretta, quello è sempre incazzato e triste (ogni riferimento al mio ex lavoro al supermercato è puramente casuale, forse) .

E l’amore è una trappola, mica sempre però. Qualche volta ti libera e ti senti una favola. E ti sembra che tutta la vita non è solamente retorica. Ma sostanza purissima, che ti nutre le cellule, e ti fa venir voglia di vivere fino all’ultimo attimo. Tratto da “Terra degli uomini” Jovanotti

Spesso si sente dire: I single vedono solo coppie felici e le coppie vedono solo single felici.

Vuol dire che o siamo tutti felici o siamo tutti tristi o che qualcosa non quadra. Forse inseguiamo sempre qualcosa diverso da quello che ci appartiene. Vediamo solo le cose che ci mancano e che vorremmo, piuttosto di quelle che abbiamo.

Siamo umani, certe cose le portiamo avanti sin da bambini

Ma la vita va vissuta e non osservata. L’amore non deve ossessionarvi e privarvi di voi stessi. Quando il gioco non vale la candela, quando gli aspetti negativi sono maggiori di quelli positivi, non vale la pena di caderci, di starci male, per troppo tempo.

Respirate la libertà, godetevi la vita, senza troppe paranoie. Arricchite le giornate con le vostre passioni, viaggiate, ridete, fate cazzate, divertitevi. Circondatevi solo di persone che vi fanno stare bene, perchè, più di ogni altra cosa, contano loro.

Tutto ciò che vorrei dirti ma che non ho il coraggio di dire

Ho scritto, ho riletto, ho pensato, eppure è così difficile riuscire a trasformare un pensiero, in realtà. Forse perchè dentro la mia testa è tutto così semplice, senza nessuno che possa intervenire, che mi possa contraddire. Eppure le parole sono lì, basta cercarle, basta fermarsi un attimo e riordinare le idee.

All’improvviso sai cosa dire.

Vorresti dirle che ti fa sentire davvero vivo, che è per te adrenalina, che sorridi ancora prima di vederla, che ti fa sentire bene anche quando non va un cazzo bene. Che ti senti a tuo agio. Che quei secondi, minuti, ore passate insieme non hanno paragone. Un sorriso o un pianto, qualsiasi momento con lei è diverso. Una piacevole e speciale compagnia. Clic. Ricordo salvato.

Vorresti trovare le parole appropriate per farle capire quanto lei è importante per te. E santo cielo, quanto è fottutamente bella. Quanto lo è dentro. Sì perchè l’occhio umano è pigro, spesso non sa guardare oltre. Ma tu no. Tu la vedi. Tu sai com’è realmente e vorresti gridarglielo, vorresti urlarle quanto è fantastica, una persona di valore. Se dovessi spiegare “che cos’è l’amore, lo faresti pensando a lei, parlando di lei. Non c’è modo migliore di imparare che cosa sia l’amore, amando. Ma, come succede sempre, queste parole rimarranno solo parole, inutili parole, battute su una tastiera, scritte su un foglio di carta o semplicemente, chiuse dentro di te. Chiuse dentro di me.

A te.

A voi.

E a me.

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